Riley Lucinda - Le sette sorelle 05 - 2018 - La ragazza della luna by Riley Lucinda

autore:Riley Lucinda [Riley Lucinda]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, General
ISBN: 9788809881525
Google: Z5x9DwAAQBAJ
editore: Giunti
pubblicato: 2019-01-01T22:00:00+00:00

23

«Ho una notizia per te» le disse Carcellés mentre erano seduti davanti al suo bar preferito nel Barrio Chino. Lucía scrutò l’impresario che aveva organizzato la tournée nelle province. Aveva la faccia arrossata per il troppo brandy e la pancia che debordava dai pantaloni stretti dalla cintura. Il fumo delle loro sigarette saliva arricciandosi verso il cielo sempre più buio.

«E sarebbe?»

Carcellés riempì di nuovo i bicchieri. «Il Teatro Fontalba a Madrid sta organizzando un tributo all’attrice Luisita Esteso. Voglio farti ballare tra altre due esibizioni. È ora per te di sfoggiare il tuo talento nella capitale.»

Lucía, ormai abituata alle promesse esagerate dell’impresario, studiate per spronarla ma solitamente prive di fondamento, lo fissò incredula.

«Mi porta a Madrid?»

«Sì. Sei perfetta per il programma dello spettacolo. Il grande Meñique si è persino offerto di suonare per te. Cosa ne dici?»

«¡Dios mío!» Lucía si alzò per abbracciarlo, urtando il tavolo e facendo rovesciare il brandy ovunque. «È una notizia fantastica!»

«Sono contento che tu sia felice. È un’unica serata, e avrai soltanto cinque minuti, ma sono i tuoi cinque minuti e devi mostrare cosa sai fare alle persone che contano a Madrid.»

«Lo farò, glielo prometto. Gracias, señor.»

«Hai sentito, papá?» Lucía fece irruzione nella camera di José. Era solo e fumava steso sul letto.

«Di Madrid? Sì, l’ho sentito. Ovviamente non ti pagheranno. Lo sai, vero?»

«Chi se ne importa dei soldi?! Dovrò esibirmi davanti a più di mille persone. Non è una notizia meravigliosa?»

«Mi hanno detto che ci sarà anche Meñique.»

«Sì, perciò non è necessario che venga anche tu. Carcellés mi accompagnerà nel viaggio in treno e Meñique si prenderà cura di me una volta che sarò lì.»

«È questo che mi preoccupa» borbottò cupamente José spegnendo la sigaretta sul vetro di una bottiglia di birra mezza piena.

«Ormai sono grande, papá; ricorda che ho ventun anni. Sarò di ritorno prima che tu te ne accorga.»

Lucía tornò in camera sua, decisa a non lasciarsi rovinare la gioia dal malumore di José. Dopo essersi tolta il vestito da flamenco, si buttò completamente nuda sul materasso e rimase sdraiata a pensare, con le braccia e le gambe rilassate. Alla fine un’idea cominciò a prendere forma nella sua mente.

«Sì!» Saltò giù dal letto, andò nell’angolo dove teneva i vestiti e iniziò a frugare nel mucchio, sapendo esattamente cosa avrebbe indossato per rendere l’esibizione, e se stessa, indimenticabili.

«Madrid…» sussurrò, appena trovò ciò che stava cercando. «E Meñique!»

«Tutto bene, pequeña?» le bisbigliò Meñique all’orecchio quando, due settimane dopo, si trovavano dietro le quinte dell’enorme palcoscenico. Nel teatro risuonavano gli applausi estasiati per El Botato, che stava eseguendo la sua famosa farruca con spettacolari acrobazie.

«Sì, ma sono nervosa. Non mi succede mai prima di ballare.»

«Tanto di guadagnato; l’adrenalina darà più intensità all’esibizione.»

«Qui non mi hanno mai sentita nominare.» Lucía si morsicò il labbro. «E se mi cacciano dal palco a suon di fischi?»

«Dopo questo spettacolo, tutti conosceranno il tuo nome. Ora…» Meñique le diede una leggera spinta «vai!»

Lucía entrò in scena, accolta da tiepidi applausi, con gli occhi abbagliati dalla luce dei riflettori. Il mantello pesante la faceva sudare e le dava prurito alla pelle.

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